La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Caterina d’Alessandria

s. Caterina d’Alessandria

Matteo 12, 38-42

In quel tempo. Alcuni scribi e farisei dissero al Signore Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.

 

 

Nel giorno del giudizio, quelli di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».

#segni #nelCuoreDiOgnuno #essenziale
Il testo di oggi si apre con i farisei e gli scribi che chiedono segni. Ad un primo sguardo sembrerebbe una richiesta ragionevole, farisei e scribi vorrebbero dei segni per rinfrancare la loro fede. Eppure questi stessi farisei e scribi sono quelli che vogliono mettere a morte Gesù. Risulta, quindi, chiaro che chiedono segni semplicemente perché nessun segno basta e si nascondono dietro a domande, senza realmente cercare risposte.
 
Tuttavia, la risposta di Gesù non si fa attendere e cita la storia di Giona, che rimane per tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così come il Figlio di Dio rimarrà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Pensando però alla traduzione in ebraico risulterebbe “nel cuore di Adamo”, poiché la terra è Adama’, e Adamo è l’uomo. Quindi Gesù non vuole dare alcun segno visibile agli occhi, ma vuole andare sotto terra, ossia entrare nel cuore di ogni uomo e di ogni donna.
 
Il Signore non ha bisogno di darci alcun segno visibile, perché ciò che conta è che desidera arrivare al cuore di ciascuno di noi. E i segni che parlano al nostro cuore sono più potenti di mille segni visibili agli occhi, perché citando un famoso scritto di Antoine de Saint-Exupéry: “L’essenziale è invisibile agli occhi” (Il piccolo principe). 
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