La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Caterina da Siena

s. Caterina da Siena

Mt 25, 1-13

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi.

 

 

Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.

 

A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”.

 

Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.

 

Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”.

 

Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.

 

 

Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”.

 

Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.

 

Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

#vergini #attesa #fragilità

Le dieci vergini disposte per aspettare lo sposo.
Le vergini rappresentano l’intera umanità, siamo tutti noi. Il Regno dei cieli è pieno di persone che hanno i loro talenti, ma anche le loro debolezze. Ci è stato fatto il dono della fede e della carità da impiegare per tenere accese le lampade in attesa dello Sposo che è Cristo.

Il ritardo imprevisto dell’arrivo dello sposo
Spesso ci capita di non vedere risultati agli sforzi che impieghiamo o risposte alle domande che abbiamo, ci si sente stanchi, la lunga attesa diventa irresistibile e ci addormentiamo, la stanchezza che ci fa crollare.

Le diverse reazioni dinanzi al ritardo dello sposo
Sentirsi pronti vuol dire avere olio, fare la scorta di ciò che conta nella vita cioè quanto amore metto in quello che faccio, o sono indifferente. Questo aiuta ad attraversare anche la notte della fragilità e di conseguenza la mia esperienza non può essere trasferita o ceduta agli altri, è esperienza d’amore che diventa radicalmente mia, altrimenti si cede alla lamentela.

Il destino delle fanciulle prudenti e di quelle senza giudizio.
Si è stolti quando si pensa di non avere nessuna debolezza con cui dover fare i conti; è impiegare tutta la vita a voler eliminare la fragilità, rimanere svegli a tutti i costi senza alzare lo sguardo oltre, concentrati esasperatamente su di sè. Quando arrivano le difficoltà non si sa dove sbattere la testa, perché tutto davanti agli occhi sembra sbarrato.

La raccomandazione finale di Gesù per tutti noi.
Sii coraggioso e non superficiale, sappi guardare oltre te, vivi pienamente e concretamente il momento presente, cerca con l’aiuto dello Spirito Santo che ti è sempre vicino dove passa Dio nelle tue giornate, anche nelle cose più piccole, così ti accorgerai che la lampada è sempre accesa.

La vera differenza non sta quindi nel fatto di essere sempre all’altezza delle situazioni, ma nell’avere consapevolezza della propria fragilità e quindi proprio per questo imparare ad essere previdenti.

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