La bellezza è negli occhi di chi contempla

Tornare a contatto con la natura nello sport

Tornare a contatto con la natura nello sport

Cosa dice la letteratura
Riconoscendo la necessità di strategie locali e globali per affrontare le problematiche relative alle preoccupazioni ambientali, il Rapporto Brundtland – “Our Common Future” (WCED 1987), ha posto il concetto di sviluppo sostenibile nell’agenda politica mondiale.
Lo sviluppo sostenibile è legato a tre dimensioni fondamentali: sviluppo economico, coesione sociale e protezione dell’ambiente, che sono interconnessi ed interdipendenti.

I “nature sports” o sport naturalistici – ossia gli sport praticati tipicamente all’aperto in un ambiente naturale- sono direttamente legati a questo concetto di sostenibilità.
Essi permettono la conservazione e protezione ambientale se sviluppati e gestiti in modo sostenibile e intenzionale.

I vari siti e le strutture sviluppate per queste attività (sentieri, piste, percorsi, aree di decollo e atterraggio, boe di ormeggio, percorsi sommersi, negozi, parcheggi, ecc.) hanno contribuito a pratiche di sana gestione della conservazione, riducendo così l’uso sfruttativo dell’ambiente naturale.

Brymer, Downey e Gray (2009) suggeriscono che “sentirsi connessi alla natura porta al desiderio di prendersi cura del mondo naturale e contribuisce a pratiche più sostenibili dal punto di vista ambientale”.

A questo proposito, coloro che praticano questi sport diventano potenzialmente più consapevoli della bellezza e della grandezza di questi luoghi e sviluppano un rapporto intimo e reciproco con il mondo naturale.

L’esempio del blogger
Lo sport che di cui vi voglio parlare e che ritengo calzi alla perfezione è il Surf. L’ho praticato per la prima volta qualche giorno fa e sebbene possa sembrare un semplice sport, vi assicuro che è molto di più.

Che cos’è il surf?
Il surf è uno sport dove sono necessari solamente una tavola, delle buone onde e sano spirito di avventura; è guidato dal divertimento e dall’adrenalina ed è strettamente connesso alla natura. Ci sono vari modi per praticarlo e svariate tecniche che sono state sviluppate e si sono diffuse negli anni.

Perché non è solo uno sport?
Feel the sea.” È stata la frase dell’istruttore che più esprime il concetto di questo testo. Nel surf è una continua ricerca: ci si sposta per cercare la zona giusta, quella dove arrivano le migliori onde, si cerca il momento adatto a girare e salire sulla tavola, occorre sentirsi parte dell’energia del mare e danzare con esso.

Questo è un tipo di esperienza che riporta l’uomo fondersi ed essere parte della natura.

Concentrarsi per ricercare i momenti adatti, sentire le onde che arrivano e ti sollevano…questo sport è sensazione, è connessione con le forze della natura, è sfruttare il mare e il vento ed essere, in quel momento, parte di essi.

È da tenere presente che questo sport non può essere praticato ovunque: come anche per lo sci occorre recarsi in montagna in particolari periodi dell’anno, per surfare bisogna recarsi al mare, ma in questo caso si ha a disposizione solamente alcune zone per coglierne la vera essenza, ovvero circa il 20% del totale di coste di tutto il globo.

Questo rende il surf uno sport che non si può praticare ovunque, ma richiede di raggiungere coste anche molto lontane per poter sfruttare le onde migliori. Questo lo rende per nulla scontato e l’attesa genera eccitazione.

Ci sono degli sport che pratichi che ti riportano a contatto con la natura e riescono a farti sentire in armonia con essa?

Matteo

 

Le mie Fonti:
Ricardo Melo, Derek Van Rheenen & Sean James Gammon (2020) Part I: nature sports: a unifying concept, Annals of Leisure Research.
https://www.lapointcamps.com/blog/surfing-and-its-complex-history-a-guide/
https://en.wikipedia.org/wiki/History_of_surfing

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