La bellezza è negli occhi di chi contempla

ss. Maurizio e compagni; beato Luigi Maria Monti

ss. Maurizio e compagni; beato Luigi Maria Monti

Lc 18, 24-27

In quel tempo. Quando il Signore Gesù vide il notabile ricco così triste, disse: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio. È più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio!».

 

 

Quelli che ascoltavano dissero: «E chi può essere salvato?». Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio».

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Un giovane ricco ha appena chiesto a Gesù come entrare nel regno dei cieli!
Noi abbiamo questa voglia di entrare nel regno dei cieli, cerchiamo come fare?

Quest’uomo si rattrista perché Gesù lo esorta a vendere tutti i suoi beni e a distribuirli ai poveri.

Le cose materiali ci legano davvero così tanto?
Mi sa di sì, i soldi e tutto ciò che possediamo, spesso ci bloccano nel nostro piccolo, nel nostro io.
Perché? Perché anche senza volerlo esplicitamente ci distolgono da ciò che conta davvero, ci rendono avidi, gelosi, chiusi, poco inclini alla condivisione, preoccupati e impegnati a mantenere ciò che abbiamo, ci illudono che possedere possa portare alla felicità.

Ma nulla é impossibile a Dio!
Se ci lasciamo guidare da Lui, se facciamo nostri i suoi pensieri, i suoi gesti, se impariamo ad Amare come Lui, tutto diventa più facile, potremmo gestire ciò che possediamo in maniera diversa, essere più aperti alla condivisione, meno gelosi e anzi paradossalmente chi possiede di più, se si lasciasse trasformare, avrebbe anche più possibilità di fare del
bene!

In questi possedimenti non rientrano solo le cose materiali o il denaro, ma anche tante ricchezze interiori, tanto tempo libero, che però a volte non sappiamo mettere a disposizione, che teniamo per noi in maniera gelosa.

Credo che tutto si giochi nell’aprire il cuore; non si tratta di inneggiare alla povertà, si tratta come sempre di saper gestire bene ciò che abbiamo e di non farlo diventare la ragione di vita o l’unica bussola per le nostre scelte.

Lasciare andare le nostre certezze, i nostri egoismi, i nostri possedimenti é liberatorio, perché ci aiuta a svuotarci ed essere vuoti ci permette di far posto ad altro: alla gentilezza, alla generosità, al sorriso, a donare il tempo, alla possibilità di fare del bene, alla gioia dell’aiutare il nostro prossimo, all’amore.

Quali sono le cose che occupano e bloccano il mio cuore?
Quali sono le ricchezze che ho e che anziché condividere tengo custodite gelosamente con il rischio di far girare la mia vita solo intorno a quelle?

La strada che Gesù ci propone è in salita, ci ricorda in questo caso “la porta stretta” entro cui dobbiamo sforzarci di passare, ma Egli ci ricorda anche che nulla è impossibile a Dio:
affidiamoci a Lui e la ricompensa sarà grande.

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