La bellezza è negli occhi di chi contempla

ss. Cornelio e Cipriano

ss. Cornelio e Cipriano

Luca 17, 22-25

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli.

 

Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

 

#luceVera #falsiMiti #rifiuto?

Leggendo questo brano di Vangelo, il primo pensiero che ho avuto è stato quello di credere che il tempo che stiamo vivendo sia proprio il tempo buio, il tempo dei giorni in cui desidereremmo vedere il Figlio dell’uomo. Gli ultimi anni infatti sono stati faticosi per tutti, ma poi penso anche a quanto siamo fortunati a vivere in un Paese in pace, dove (nonostante quello che spesso diciamo) nulla ci manca e nel quale possiamo manifestare la nostra fede liberamente.  

Sicuramente, però, un’attenzione che dobbiamo avere in questo tempo presente è quella di non lasciarci ingannare dai falsi miti. Siamo circondati e sempre sottoposti a tanti stimoli, il mondo ci propone un’infinità di proposte luccicanti ma effimere. Gesù, invece, ci esorta ad attendere la luce vera, quella che brilla da un capo all’altro del cielo.
 
Ed infine mi colpisce la frase finale: “è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione”. Leggendola, infatti, mi sono domandata quanto Gesù, Dio fatto uomo, abbia sofferto per noi uomini e donne, facendosi deridere dagli uomini fino a morire in croce.
E ora mi domando: quante volte sono io a rifiutarlo, dopo che Lui ha donato la sua vita per noi, con le parole o anche con le mie azioni?

 
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