La bellezza è negli occhi di chi contempla

Secondo giorno dell’Ottava del Natale – s. Stefano

Secondo giorno dell’Ottava del Natale – s. Stefano

Gv 15, 18-22

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.

 

Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”.

 

 

Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato».

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In qualche modo il cristiano si differenzia dagli altri, ma non tanto perché deve ritenersi superiore, piuttosto, per la gioia che lo deve alimentare, per la speranza di cui essere testimone, per la luminosità che deve riflettere, per la forza di vita di cui é portatore.

Sembra quasi possa esserci una sorta di competizione tra il mondo e i discepoli di Gesù.
Se ci pensiamo bene ci accorgiamo quando una persona é felice di credere, quando é sostenuta dalla fede, poche sono le persone davvero e totalmente serene che non credono in Dio.
Per me é sempre stato uno stimolo bello quello di trovarsi di fronte a persone immerse nel mondo di oggi, con i problemi e le fatiche di tutti, ma che le affrontano con uno spirito diverso… c’é proprio da invidiarle!

Gesù avvisa i suoi discepoli: se voi scegliete di stare con me, sappiate che ci si sarà chi vi ostacola, ma perché non ha conosciuto il Padre oppure lo ha conosciuto solo in parte e ha deciso di non seguirlo.
Santo Stefano che oggi festeggiamo é proprio un esempio di questa fede che viene vissuta nonostante tutti gli siano contro, la lettura ci dice: “si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava” (At 6,8). Mi immagino Stefano che, indifferente a ciò che gli succede intorno, “pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio” .
Egli é nel mondo ma non é del mondo, ha ricevuto lo Spirito da Dio Padre e lo testimonia proprio come Gesù.
Noi che testimoni siamo? Paurosi o coraggiosi?

D’ora in poi- ci dice Gesù- non avete più scuse, io sono venuto nel mondo, mi sono fatto conoscere in tutti i modi e in tutti i modi vi ho fatto conoscere il Padre, se scegliete di non seguirlo é una responsabilità vostra, unicamente vostra!!

E allora, se la gioia è nel nostro cuore, se Gesù, di cui ieri abbiamo ricordato la nascita, ci fa stare bene, non dobbiamo aver timore!

Anche la seconda lettura di oggi ci dà una mano: San Paolo esorta Timoteo ad annunciare la Parola in ogni momento e ricorda anche a noi uomini del terzo millennio l’importanza di annunciare il Vangelo nel mondo di oggi!
Mi piace sottolineare un verbo: vigilate!
Siate nel presente, siate attenti, guardate il mondo, amatelo e siate testimoni in esso, con le fatiche e le bellezze di oggi, trovate nuovi modi di incontro con le persone!

Com’è il mio sguardo verso l’altro?

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