La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Atanasio

s. Atanasio

Gv 5, 19-30

In quel tempo. Il Signore Gesù riprese a parlare e disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo
stesso modo.

 

 

Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.

 

 

Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.

 

 

In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

 

In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.

 

Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo.

 

 

Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.

 

 

Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato».

 

Colpisce la relazione Padre – Figlio. È un mistero pensando alla Trinità, ma cosa fa il Padre che il Figlio (io, noi) potrà fare allo stesso modo?

La prima azione che Giovanni sceglie di indicare è l’unica e ultima che racchiude l’essenza della vita stessa: “Il Padre ama“.

Ancora una volta, insistentemente e ripetutamente, prendiamo atto che il centro, il cuore, la sola cosa che conta per Dio è l’amore, l’amare ed è secondo questa legge che poi “Il Padre manifesta”.

Il Padre poi testimonia, rende palese, fa vedere pubblicamente quanto grandi e quanto profonde possono essere tutte le azioni che quotidianamente si possono compiere, se vissute secondo la legge dell’amore. Anzi, le azioni più piccole e apparentemente insignificanti, secondo l’illogica legge dell’Amore, risulteranno le più grandi e le più determinanti per la nostra vita e per la vita di coloro ai quali sono rivolte.

Sono difficili i versetti che seguono, difficili come il messaggio che portano: se è vero che Gesù vive in intima comunione con il Padre e che tutto ha ricevuto da Lui, noi non dobbiamo far altro che da seguire il Suo esempio per intravedere la strada che porta verso Dio.

Chi ascolta la mia Parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha la vita eterna“, qui e ora. Ascoltare la Sua voce e amare Lui è garanzia di Vita Piena oggi. È garanzia di successo!

Ma la nostra condizione umana, fragile e insicura, influenza inevitabilmente e sempre il rapporto che ognuno ha con il Padre. Non bastano i buoni propositi, non bastano le buone azioni fini a se stesse, non basta l’adempimento di precetti.

È necessario riconoscere quando viviamo nel blocco che caratterizza anche alcune fasi del rapporto genitore-figlio e che ci impedisce di comprendere l’amore che è riversato su di noi.

È necessario prendere il tempo per perfezionare l’ascolto vero della Parola, come anche il tempo necessario al riconoscimento e alla contemplazione delle visite dello Spirito Santo nella nostra quotidianità, che rischiano di non essere colte per la fretta e la distrazione di cui spesso siamo schiavi.  

– Prima di sera cerco di concedermi qualche minuto per individuare quando il Signore è venuto a trovarmi oggi e cosa mi ha detto con voce accogliente e benigna di Padre. Se posso, lo annoto.
– Come posso manifestare anche io, con la mia vita, la grandezza del Signore?

 

Aiutaci, Signore, a non farci ingabbiare dalla finta umiltà che ci porta a crede fermamente che sia impossibile che per noi sia riservato lo stesso trattamento che hai riservato a Tuo Figlio Gesù. 
Aiutaci a lasciarci andare nella relazione con Te, ad accettare che sia possibile che il Tuo Amore scorra su di noi come un fiume in piena sempre, che continua a fluire insistentemente e imperterrito sulle nostre teste. Sulle nostre vite. Noi non possiamo vivere se non siamo accettati e amati da noi stessi, da chi ci vive accanto e da Te; quando non ci accettiamo e non ci amiamo la nostra sete fondamentale di vita rimane insaziata e viviamo nell’infelicità. Si bloccano tutti i nostri desideri perché non raggiungono mai il loro fine.
Affidiamo a Te, Maria, madre delicata e colma d’amore, il nostro bisogno di Amare e la nostra incapacità a osservare questa legge. Che nelle tue mani il nostro desiderio di Vita Piena possa germogliare e profumare la nostra vita. 

Preghiamo all’inizio di questo mese mariano:

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.
Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,

ma liberaci da ogni pericolo,
o Vergine gloriosa e benedetta.

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