La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Anselmo di Lucca; s. Giovanni Calabria

s. Anselmo di Lucca; s. Giovanni Calabria

Luca 20, 45-47
In quel tempo. Mentre tutto il popolo ascoltava, il Signore Gesù disse ai suoi discepoli:

 

«Guardatevi dagli scribi, che vogliono passeggiare in lunghe vesti e si compiacciono di essere salutati nelle piazze, di avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti; divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere.

 

Essi riceveranno una condanna più severa».

Nel brano di Vangelo di oggi, Gesù si rivolge proprio a noi, che siamo i Suoi discepoli e ci accostiamo per ascoltare con particolare attenzione le Sue parole: “Mentre tutto il popolo ascoltava, il Signore Gesù disse ai suoi discepoli”. Tutto il popolo ascoltava, ma Gesù si rivolge a chi realmente fa proprie le Sue parole e può distinguersi dagli altri mettendole in atto.
 
Gesù, però, ci mette subito in guardia dal volere stare in mezzo agli altri come i “distinti”. Egli infatti critica duramente gli scribi che pregavano a lungo, ma, ci dice l’evangelista Luca, solo per mettersi in mostra e volevano apparire come i più importanti, passeggiando con abiti sfarzosi e sedendosi nei primi posti. O meglio… Gesù non critica gli uomini, critica il loro atteggiamento di ipocrisia, lasciando aperta la porta per la riconciliazione. 
 
Mi viene quindi spontaneo chiedermi se anche noi, quando critichiamo qualcuno, stiamo davvero criticando un atteggiamento e non piuttosto il nostro fratello e la nostra sorella.
Preghiamo perché il Signore ci doni la Sua misericordia con cui guardare ai nostri fratelli e alle nostre sorelle, perché con la stessa misericordia anche noi saremo giudicati.
 
Dio, Padre misericordioso,
chinati su di noi peccatori,
risana la nostra debolezza,
sconfiggi ogni male,
fa’ che tutti gli abitanti della terra
sperimentino la tua misericordia,
affinché in Te, Dio Uno e Trino,
trovino sempre la fonte della speranza
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