La bellezza è negli occhi di chi contempla

Martedì della Settimana autentica

Martedì della Settimana autentica

Mt 26, 1-5

In quel tempo. Terminati tutti questi discorsi, il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso».
Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, e tennero consiglio per catturare Gesù con un inganno e farlo morire. Dicevano però: «Non durante la festa, perché non avvenga una rivolta fra il popolo».

Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

La crocifissione di Gesù di chi è opera, chi è il regista? La nostra attenzione sdegnata è catturata dalla congiura che d’acchito riteniamo sia il fatto che porta alla crocefissione. Questo passo del vangelo, invece, ci orienta diversamente.

Non all’iniziativa dei capi va ascritta la crocifissione. Le cose non sono andate come loro le avevano pianificate, il loro piano prevedeva la cattura e uccisione ma ciò non doveva avvenire durante la festa. E invece, proprio durante la festa, tutto avvenne.

Perché altrove, non nei capi, va cercata la regia. Lo spiega Gesù: “Il Figlio dell’Uomo sarà consegnato per essere crocifisso”, ma non da loro, sarà consegnato dal Padre.

Ecco la vera regia: colui, che fu alla regia della Pasqua della Liberazione dalla schiavitù egizia è il “regista” della Pasqua di Gesù. I capi dei sacerdoti immersi e posseduti dalle logiche mondane del potere, non percepiscono la trascendenza che sta irrompendo nella vita umana.

Salmo 54(55)
Dentro di me si stringe il mio cuore,
piombano su di me terrori di morte.
Mi invadono timore e tremore
e mi ricopre lo sgomento.
Dico: «Chi mi darà ali come di colomba
per volare e trovare riposo?
Ecco, errando, fuggirei lontano,
abiterei nel deserto.
In fretta raggiungerei un riparo
dalla furia del vento, dalla bufera».
Se mi avesse insultato un nemico,
l’avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me un avversario,
da lui mi sarei nascosto.
Ma tu, mio compagno, mio intimo amico,
legato a me da dolce confidenza!
Camminavamo concordi verso la casa di Dio.
Io invoco Dio e il Signore mi salva.

Di sera, al mattino, a mezzogiorno
vivo nell’ansia e sospiro,
ma egli ascolta la mia voce;
Affida al Signore il tuo peso ed egli ti sosterrà,
mai permetterà che il giusto vacilli.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: