La bellezza è negli occhi di chi contempla

Desiderio

Desiderio

I vostri anziani faranno sogni – i vostri giovani avranno visioni.” – si legge nel libro di Gioele.

Anch’io sto invecchiando: non è il numero degli anni che mi fa sentire vecchio, quanto la perdita di molte relazioni che mi facevano avere visioni come da giovane. Conservo ancora dei sogni, che sono simili alla speranza. Non sono illusioni che la mente si crea e subito vaniscono, sono piuttosto desideri che il cuore custodisce.

I desideri vanno difesi anche alla mia età e mi impegno perché vengano realizzati. Il desiderio, talvolta, è il frutto di una conoscenza incompleta e allora vado alla ricerca di una risposta, perché la verità va difesa e per essa vale la pena di vivere anche nell’età della vecchiaia.

Il desiderio, quando è vissuto nella realtà quotidiana, non è una fantasticheria infondata, una chimera, un miraggio, forse è utopia, sempre una tensione verso l’alto, necessario per poter vivere, operare e sperare.

Ma che cosa desidero?

Di essere amato, di poter contare su qualcuno che possa ascoltare i miei pensieri talvolta ripetuti e petulanti, di avere un amico che ascolta i miei ragionamenti che sono come gomitoli sciolti e vorrei che lui mi aiutasse a dipanarli, di un fratello che mi incoraggiasse a stupirmi davanti a dei pascoli verdi, che mi emozionasse con una sua visita improvvisa, che condividesse con me un pasto semplice.

Il desiderio di essere amato non è perché sono egoista come il bambino, ma perché so di essere fragile e chi è egoista come il bambino non può amare gli altri.
Di amare sapendo cogliere la bellezza di ciò che mi circonda: la fioritura degli alberi, il mantello delle foglie colorate cadute dagli alberi nudi, l’immensità di un monte, lo sciacquio delle onde.

Anche se sono vecchio, vorrei continuare ancora a stare assieme a mia moglie con la freschezza della giovinezza, standole vicino, in silenzio, tenendoci per mano e sorridendoci. Temo l’amore che appassisce alla prima difficoltà e fa naufragio in un mare senza onde, senza increspature, senza passione, senza stupore.

Dai miei figli e nipoti non pretendo che mi restituiscano l’amore che ho per loro. Mi basta il loro ricordo, il loro sorriso che mi salvano dalla stanchezza del ripetuto. Gradisco le loro perenni novità che allontanano la mia noia.

Di sentirmi vicino il mio Signore che mi libera la strada per difendermi dalla debolezza, affinché ogni mattina mi possa risvegliare, aprire le finestre e lodarlo per tutta la luce che mi accompagnerà durante il giorno e poter giungere alla sera dopo aver seguito la traccia dei suoi passi. RingraziarLo perché ha colmato il mio desiderio di aver potuto camminare all’ombra dei suoi passi e chiederGli che mi faccia realizzare più di quanto riesca a realizzare.

Il desiderio diventa così freschezza di vita e passione del cuore.

Edoardo 

 

NdR: Buon san Lorenzo, notte dei desideri (dal latino de-sidera ☆☆)

(foto SC)

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