La bellezza è negli occhi di chi contempla

La natura ci insegna che il modello sostenibile è il modello circolare

La natura ci insegna che il modello sostenibile è il modello circolare

Ecco la preghiera per i “custodi del creato” lasciata da Papa Francesco a Maggio 2020

LS n.22
Questi problemi sono intimamente legati alla cultura dello scarto, che colpisce tanto gli esseri umani esclusi quanto le cose che si trasformano velocemente in spazzatura.

 

Rendiamoci conto, per esempio, che la maggior parte della carta che si produce viene gettata e non riciclata. Stentiamo a riconoscere che il funzionamento degli ecosistemi naturali è
esemplare: le piante sintetizzano sostanze nutritive che alimentano gli erbivori; questi a loro volta alimentano i carnivori, che forniscono importanti quantità di rifiuti organici, i quali danno luogo a una nuova generazione di vegetali.

 

 

Al contrario, il sistema industriale, alla fine del ciclo di produzione e di consumo, non ha sviluppato la capacità di assorbire e riutilizzare rifiuti e scorie. Non si è ancora riusciti ad adottare un modello circolare di produzione che assicuri risorse per tutti e per le generazioni future, e che richiede di limitare al massimo l’uso delle risorse non rinnovabili, moderare il consumo, massimizzare l’efficienza dello sfruttamento, riutilizzare e riciclare.

 

 

Affrontare tale questione sarebbe un modo di contrastare la cultura dello scarto che finisce per danneggiare il pianeta intero, ma osserviamo che i progressi in questa direzione sono ancora molto scarsi.

Per quanto riguarda il mio territorio non sono a conoscenza di specifiche iniziative imprenditoriali improntate all’economia circolare di cui si parla al nr. 22. Anche qui da noi si attuano buone pratiche volte ad evitare sprechi di cibo (mensa solidale, raccolta e distribuzione, a chi ha più bisogno, di generi alimentari prossimi alla scadenza e via dicendo) ma nulla di più.

I comportamenti che ho cercato di attuare/consolidare, grazie anche all’esperienza significativa in Expo 2015:
– spesa di frutta e verdura almeno bisettimanale (anche in questo periodo di emergenza), per evitare sprechi;

– verifica scorte alimentari e date di scadenza di prodotti freschi e surgelati prima di preparare la lista della spesa;

-spegnere la luce in casa e in ufficio non appena la luce solare lo consente, per buona parte della giornata (purtroppo non è pratica
così diffusa negli ambienti lavorativi ed è un autentico spreco!);

– limitare il più possibile in ufficio e a casa l’uso della carta (stampa su entrambi i lati; riciclo per stampe di controllo le copie in più di
circolari/documenti interni, evitare stampe email aziendali/personali);

– evitare lo spreco di acqua potabile e segnalarlo in modo molto tranquillo a colleghe/colleghi, se necessario (il rubinetto aperto per
tutto il tempo che serve per lavarsi i denti è davvero un classico..);

– lavare velocemente i recipienti in vetro ed in plastica prima di destinarli alla raccolta differenziata, per permetterne un migliore
riutilizzo.

Fin da piccola mi hanno insegnato che: “il miglior guadagno è sempre il risparmio” quindi Sì il risparmio, No allo spreco.

Elena Catenazzi

No comments yet. Be the first one to leave a thought.
Leave a comment

Leave a Comment

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: