La bellezza è negli occhi di chi contempla

Terza Domenica di Pasqua

Terza Domenica di Pasqua

Gv 14, 1-11

«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.

 

Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto.

 

Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».

 

Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?».

 

Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

 

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?

 

 

Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.

 

Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.

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Il Vangelo di oggi inizia con parole molto umane: Gesù conosce il cuore dei suoi discepoli e percepisce anche quali potrebbero essere le loro reazioni; probabilmente, presto si troveranno con un miscuglio di emozioni nel loro cuore (paura, tristezza, solitudine, incertezza, ..).
Paura, di fronte al rischio di essere anche loro arrestatati; tristezza, al pensiero di tutta la sofferenza vissuta dal loro maestro; solitudine, perché a ciascuno mancherà tanto il Signore; ed, infine, incertezza sulla base del capire che cosa faranno loro, dove andranno, con chi potranno confrontarsi.

Queste parole parlano anche a me. Qui. Oggi.

L’altra parte su cui mi soffermo è quella della “casa” e quella della “via”.
La dimora di cui si parla mi fa pensare ad un luogo di gioia, di comunione, ad uno stato dell’essere e dello spirito in cui abita la forza della pace; e tutto questo in un amore eterno.
Dio è in te e nel fratello che incontri”: questa frase mi suggerisce, invece, il tema del confronto con Tommaso. Io sono in Dio, immerso nella sua presenza; mi aiuta a ricordarmi la mia responsabilità nello stabilire rapporti di giustizia, di apertura e di condivisione, perché “il Padre non fa, Lui è”.

– “Nella casa del Padre”: che cos’è per me “casa”?
– Quali volti, esperienze, realtà sono “via, verità e vita” nella mia quotidianità?
– Quali segni concretamente mi parlano di Dio?

Benedici il Signore, anima mia,
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto
(Salmo 103)

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