La bellezza è negli occhi di chi contempla

Sviluppo sostenibile e nuove generazioni

Sviluppo sostenibile e nuove generazioni

Ecco la preghiera del venerdì, per la bellezza del creato

LS n 159
La nozione di bene comune coinvolge anche le generazioni future. Le crisi economiche internazionali hanno mostrato con crudezza gli effetti nocivi che porta con sé il disconoscimento di un destino comune, dal quale non possono essere esclusi coloro che verranno dopo di noi. Ormai non si può parlare di sviluppo sostenibile senza una solidarietà fra le generazioni.

 

Quando pensiamo alla situazione in cui si lascia il pianeta alle future generazioni, entriamo in un’altra logica, quella del dono gratuito che riceviamo e comunichiamo. Se la terra ci è donata, non possiamo più pensare soltanto a partire da un criterio utilitarista di efficienza e produttività per il profitto individuale.

Non stiamo parlando di un atteggiamento opzionale, bensì di una questione essenziale di giustizia, dal momento che la terra che abbiamo ricevuto appartiene anche a coloro che verranno. I Vescovi del Portogallo hanno esortato
ad assumere questo dovere di giustizia: «L’ambiente si situa nella logica del ricevere. È un prestito che ogni generazione riceve e deve trasmettere alla generazione successiva». Un’ecologia integrale possiede tale visione ampia.

Oggi più che mai sentiamo con forza come tutto ciò che ci circonda sia un DONO (dal creato, alla nostra vita, alle
relazioni…) ricevuto gratuitamente. Il dono, ha come regola del gioco quella del ricevere e del restituire a propria volta,
continuamente, perché la gioia e la grazia sono straboccanti!

Spesso, però, questo flusso si è inceppato, provocando grandi danni soprattutto per le nuove generazioni. E quindi? Non possiamo tornare indietro né serve arrabbiarci con le generazioni passate per la poca cura del dono del creato.

Possiamo aspettare che la mela da sola ci cada in testa dall’albero o possiamo decidere di coglierla: o aspettiamo che il futuro ci cada inesorabilmente addosso, o tentiamo insieme di andare a prenderlo!

Il movimento giovanile presente nel nostro territorio Friday For Future è un esempio vivo di come le nuove generazioni possano svegliare e sollecitare quelle più anziane a costruire una giustizia sociale più equa e concreta, con la possibilità di un riscatto possibile e di creare solidarietà tra le generazioni. 

Il dono è possibile anche tra le religioni: i giovani di AC del decanato di Gallarate, insieme a quelli della Comunità Islamica e di Legambiente hanno vissuto una giornata di pulizia della propria città. Si creano legami ecumenici e germogliano nuove coscienze: il bene comune è universale!
Insieme dunque, per cogliere il futuro insieme.

Marta Zambon e Andrea Cozzi

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