La bellezza è negli occhi di chi contempla

Sport Inclusione: il mio e nostro Sì

Sport Inclusione: il mio e nostro Sì

“Sogna, dunque: esplora, migliora il tuo limite, sfida l’avversario.
Fallo con stile, però, senza perdere il senso della misura, offrendo il meglio del tuo cuore prima ancora del tuo fisico”.

Non è un caso che abbia iniziato questo scritto citando papa Francesco e la sua “Enciclica Laica” dedicata allo sport.
Comincio subito con una domanda: si può educare alla vita cristiana attraverso lo sport? Sì, ne sono convinto e ne è convinto anche papa Francesco, che è riuscito in maniera semplice (come solo lui sa fare) a racchiudere il significato dello sport in “sette parole fondamentali” e mettendo personaggi sportivi nei posti giusti nei momenti giusti.

1. Lealtà: lo sport è lealtà e rispetto delle regole. Anche lotta alle scorciatoie, lotta al doping.
Sportivo chiave: GAETANO SCIREA.

2. Impegno: il talento è niente senza applicazione: si può nascere talentuosi, ma non ci si può addormentare sopra il talento. Sportivo chiave: PIETRO MENNEA.

3. Sacrificio: è un termine che lo sport spartisce con la religione: “sacrum facere”, cioè dare sacralità alla fatica.
Sportivo chiave: FIORENZO MAGHI

4. Inclusione: questo sarà l’anno delle Olimpiadi (Tokyo). I giochi, da sempre, sono un segno di inclusione, contrapposta alla cultura del razzismo, dello scarto.
Sportivo chiave: MUHAMMAD ALI

5. Spirito di gruppo: fare squadra è essenziale nella logica dello sport. Anche nella vita di tutti i giorni.
Sportivo chiave (film: Ogni maledetta domenica): AL PACINO

6. Ascesi: le storie delle grandi imprese sportive ci inducono a pensare che il gesto sportivo sia una sorta di ascesi, pur senza religione addosso.
Sportivo chiave: SERGEI BUBKA

7. Riscatto: dire sport è dire riscatto, possibilità di redenzione per tutti gli uomini.
Sportivo chiave: ALEX ZANARDI

Papa Francesco userà altre parole per definire lo sport nella vita cristiana quotidiana, ma non li metterò per iscritto.. vi invito alla lettura e riflessione sul messaggio che ci vuole lasciare.

Il mio SI’- e quello di tanti altri EDUCATORI SPORTIVI- a questo progetto non nasce per caso, ma è la voglia di mettersi in gioco per l’altro, dove il concetto DALL’IO AL NOI non rimane solamente su carta o nei pensieri, ma diventa concreto, tangibile, diventa carne.
Inclusione è una parola “pesante”, ha il suo significato, ha il peso nella società e per questo va custodita, noi di Azione Cattolica usiamo molto spesso (come un mantra) insieme alla parola INCLUSIONE ci mettiamo vicino un’altra parola molto “pesante”, DISCERNIMENTO.

Io a Legnano pratico le arti marziali (scuola karate Shorei Shobukan) e quando il mio Sensei (maestro) Massimiliano Andreani mi ha presentato questo progetto – voluto fortemente da PGS (Polisportive Giovanili Salesiane) e appoggiato dal dipartimento Sport Governo- il mio SI non si è fatto attendere.

Il fine settimana 11-12 giugno 2022 io e il mio maestro siamo andati a Cesenatico per toccare con mano cosa volesse dire “Sport Inclusione“, abbiamo conosciuto persone straordinarie provenienti da tutta Italia.

Questa è la mia bella notizia:
Dopo questa esperienza ho imparato che nella vita bisogna avere coraggio di dire SI, di buttarsi ad occhi chiusi e affidarsi/fidarsi dell’altro senza paura di farsi male, senza paura di sporcarsi le mani per l’altro. Ecco perché in questo tempo, in questa società dire SI anche ad occhi chiusi è più importante che mai, bisogna avere il coraggio di spogliarsi di nomi e sigle delle associazioni di cui noi facciamo parte, per costruire ponti e, chissà, parlare anche la stessa lingua.

Vi saluto citando il libro di Davide Stecca che ho avuto il piacere di conoscere a Cesenatico “Meravigliosa Imperfezione- il ballo di Da Da Dum”:

“MERAVIGLIOSA IMPERFEZIONE è il nostro tratto indistinguibile, unico e speciale. È una conquista importante nella via del volersi bene, nell’accettazione di se stessi e nell’INCLUSIONE di chi sta vicino”.

Peri Federico

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: