La bellezza è negli occhi di chi contempla

SILENZIO

SILENZIO

Se vado al nocciolo, per definire l’essenza, il cuore della mia esperienza di questi anni a Romena, questo è proprio l’incontro e  il silenzio
 
*L’incontro* con la parte migliore di me, che è divina, quindi l’incontro con l’altro/a.
Non vi è nulla di più nutriente, dirompente e prezioso.  In questo luogo,  immerso in una natura dolcissima, *Il silenzio*  permea tutto e lo rende sacro, a partire dalle cose minime, piccolissime, sottili.
Il silenzio risveglia ciò che dorme, dilata spazi, respiri, sguardo, mente e cuore.
Silenzio è, fondamentalmente, mettersi in ASCOLTO. 
Ho compreso, solo col tempo, che, come scrive Antonietta Potente, le opere vere nascono dall’ascolto.
Non importa quante cose diamo o facciamo, conta il “come”. 
Ogni gesto, se nasce dal silenzio, dal profondo, diventa generativo, trasfigurante, fermenta, profuma di eternità. 
È l’ascolto di Maria ai piedi di Gesù, cioè in intimità con Lui, nel cuore della Vita stessa. Infatti Maria sceglie la parte migliore dell’esistenza. Lo avremo sperimentato anche noi: persino le parole, se nascono dal silenzio, arrivano al cuore, diventano pane… altrimenti sono solo chiacchiere, vuote, superficiali, egoiche, spesso anche fastidiose.
 
Credo fermamente che oggi il silenzio sia la cosa più rivoluzionaria, rara e, soprattutto, la più urgente.  Ricordo, già 20 anni fa, Arturo Paoli che a Spello ci ripeteva: “Meno parole, più silenzio!”
 
Tiziana
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