Qualche mese fa in provincia di Milano è nato uno scuolabus “sui generis”. Ma lasciate che vi racconti l’intera vicenda.
Nei vari gruppi Whatsapp presenti sul mio cellulare ricevo spesso richieste di ogni genere: qualcuno in cerca di casa, un ragazzino da aiutare nei compiti, un’associazione in cerca di armadi o scrivanie, e molto altro ancora. La richiesta è sempre la stessa: ci puoi aiutare, personalmente o spargendo la voce?
E così qualche mese fa sono venuta a conoscenza di una necessità un po’ particolare. La comunità di famiglie in cui vive una cara amica avrebbe dovuto iniziare dopo poco l’accoglienza di un nucleo mamma-bambina. Bisognava organizzare una serie di incastri e spostamenti, non semplici per chi abita un territorio da tempo e possiede certe risorse, figuriamoci per chi sta vivendo una situazione di precarietà. Nello specifico si presentava la necessità di accompagnare la bambina a scuola tutte le mattine in una città a qualche chilometro, cosa che le famiglie della comunità da sole non sarebbero state in grado di gestire, come tutti sempre di corsa tra il lavoro o le scuole dei figli. Come fare? Abbiamo sparso la voce: parenti, amici, amici di amici.
Nel giro di pochissimo tempo si sono fatte avanti un paio di persone, che a loro volta ne hanno coinvolte altre. Ed ecco che, in men che non si dica, sono nate “Le ragazze dello scuolabus”…nome leggermente ironico, dal momento che il gruppo è formato da arzille pensionate (più un uomo, da sempre noto per la sua infinita pazienza)!!! Non ci si aspettava tutta questa generosità, quanta abbondanza! Si è riusciti ad organizzare una turnazione di “ragazze”: ognuna ha il proprio giorno in cui accompagnare a scuola la bimba, e addirittura può contare sull’intervento di qualche sostituto all’occorrenza. Alle 8 del mattino di tutti i giorni la bambina e la sua mamma sanno che troveranno ad aspettarle fuori dalla comunità un motore acceso, ma soprattutto un sorriso accogliente felice di incontrarle.
La cosa più bella, dal mio punto di vista, è che questo servizio scuolabus è diventato presto anche un luogo di cura; non “solo” un servizio di trasporto, ma un’occasione preziosa per farsi carico di un nucleo famigliare e della sua vicenda. Questa è la ricchezza che hanno saputo aggiungere le fantastiche ragazze! Oggi, infatti, non mancano le occasioni di incontro e di scambio tra le ragazze e la mamma con la sua bimba: un aperitivo per iniziare insieme l’anno, una merenda in occasione del Natale, un passaggio in comunità per un semplice saluto!
E non mancano gli aggiornamenti reciproci: “come avete visto la mamma in questi giorni?”, “Sapete, è successa questa vicenda spiacevole, cerchiamo di starle vicini”, “oggi è successa questa cosa bellissima, dobbiamo festeggiare insieme”. Un luogo di cura, appunto. Uno scuolabus carico di affetto e presenza.
Grazie a tutte le ragazze che, terminata la stagione lavorativa, decidono di spendere gratuitamente il proprio tempo per altre persone. Siete dei motori potentissimi!
Silvia C.
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