La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Maddalena di Canossa; beato Serafino Morazzone

s. Maddalena di Canossa; beato Serafino Morazzone

Gv 6, 44-51
Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

 

 

Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio.

 

Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.

 

 

In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.

 

Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo.

A fronte della tendenza umana ad affidarci senza riserve alla nostra mentalità e alla nostra ragione, la Parola di Dio ci illumina con la sua profonda verità. Non per nostro merito o virtù siamo chiamati alla salvezza di Dio, non grazie alle nostre forze diamo forma alla vita di cui ci sentiamo i protagonisti; si tratta, piuttosto, di un dono gratuito di Dio, che ci attira a sé nella più assoluta libertà (“Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato”).

L’invito di Dio a lasciarci istruire (“E tutti saranno istruiti da Dio”) altro non significa che predisporre il nostro cuore ad accogliere il bene che Cristo stesso ci indica, consapevoli che per fare tesoro di un dono così grande occorre un profondo desiderio di nutrirsi di quel pane di vita eterna che ci è dato con tanto amore e gratuità (“Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”).

Solo se siamo realmente affamati di questo pane e disposti a liberarci dall’assoluto del nostro io, sapremo riscoprire quella profonda nostalgia di Dio che risiede in noi, godere della pienezza cui siamo chiamati e propendere per un’intima adesione al disegno di Dio.

Avverto l’attrazione che Gesù Cristo esercita nella mia vita? Sono in grado di lasciarmi attrarre oppure tendo a opporre resistenza?
Quanto mi costa mettere da parte il mio ego e i miei idoli in favore di una completa adesione all’amore di Dio?

O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco,
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta,
arida, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.

Salmo 63,2-4

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