La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Enrico

s. Enrico

Luca 9, 18-22

Un giorno il Signore Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare.

 

I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?».

 

Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia; altri uno degli antichi profeti che è risorto».

 

 

Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».

 

Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».

 

 

Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno.

 

 

«Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

#ilcontrario #Chiè #durezzaDiCuore

I discepoli arrivano a credere che Gesù è il Cristo, al centro del Vangelo lucano.
Ma ci sarà bisogno di tutta la seconda parte del Vangelo per mostrare loro che il Cristo è esattamente il contrario di quello che loro pensano e si attendono.
Quindi, se nella prima parte del Vangelo hanno cominciato a capire qualcosa di Cristo perché hanno camminato e spezzato il pane con Lui, poi ci sarà tutto il cammino costante di correzione per capire chi è Lui.

E chi crede di avere capito, è proprio uno che scambia la verità con le proprie certezze; e questa si chiama durezza di cuore, cioè quello stato di vita dove crediamo alle nostre idee su Dio e non a Dio, e confondiamo Dio con le nostre idee, e poi in nome di Dio facciamo tutto e il contrario di tutto.

La durezza di cuore è proprio quell’atteggiamento che Gesù rimprovera ai discepoli di Emmaus: purtroppo, è una tentazione costante anche per noi che abbiamo scelto Gesù. La tentazione di spiegare a Gesù chi è e cosa vuole Dio Padre.

Preghiera
Ecco il mio servo che io sostengo
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta.
Proclamerà il diritto con fermezza;
non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra;
e per la sua dottrina saranno in attesa le isole.

(dal Cantico di Isaia, 42)

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