La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Babila vescovo e Tre Fanciulli martiri

s. Babila vescovo e Tre Fanciulli martiri

Mc. 4,10b, 24-25

In quel tempo. Il Signore diceva a quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici: “Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi vi sarà dato di più. Perchè a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha.

 

#donareNonGiudicare #essereVicini #fratelli #sovrappiù

Ad una prima lettura di questo brano sembra che Gesù intenda ammonire dal giudicare gli altri.
Quel “Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi” sembra concettualmente simile a “Non guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro ma guarda la trave che c’è nel tuo” cioè il giudizio che noi diamo sugli altri sarà pari a quello che Dio darà su di noi. Sembra quindi un severo ammonimento all’umiltà.

Il testo va interpretato invece da un altro punto di vista. E’ sì un ammonimento ma a donare e non a criticare. Quella “misura “è la capacità che ha ognuno di noi, in forma più o meno abbondante, di essere vicini all’altro con l’aiuto, l’ascolto, l’amicizia, la pazienza, la tolleranza…

Gesù ci insegna che se noi riusciamo a mettere in pratica queste virtù, noi per primi ne trarremo beneficio, anzi ne otterremo in sovrappiù; perchè anche noi avremo aiuto, ascolto, amicizia, pazienza, tolleranza.

Di contro, chi non ha o non vuole dare niente al prossimo, non potrà pretendere di avere qualcosa in cambio, per cui si troverà impoverito e sempre più solo.

E’ in fondo un bonario consiglio che Gesù vuole darci affinchè riusciamo ad essere sempre più fratelli ed essere gratificati da ogni gesto di bontà che possiamo offrire.

Ogni amico dice: “Anch’io sono amico”
ma c’è chi è amico solo di nome.
Non è forse un dolore mortale
un compagno e amico che diventa nemico?
O inclinazione al male, come ti sei insinuata
per ricoprire la terra di inganni?
C’è chi si rallegra con l’amico quando tutto va bene,
ma al momento della tribolazione gli è ostile.
C’è chi si affligge con l’amico per amore del proprio ventre,
ma di fronte alla battaglia prende lo scudo.
Non dimenticarti dell’amico nell’animo tuo,
non scordarti di lui nella tua prosperità.
Siracide, 37,1-6

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