La bellezza è negli occhi di chi contempla

Martedì della terza settimana di Quaresima

Martedì della terza settimana di Quaresima

Mt 6, 16-18

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano.

 

 

In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

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I capitoli dal 5 al 7 del Vangelo di Matteo descrivono il grande “discorso della montagna”.
Al centro c’è la preghiera del Padre Nostro, letta ieri.

I pochi versetti che meditiamo oggi ci parlano del digiuno.
Insieme alla preghiera e alle elemosina, sono le tre esperienze che siamo invitati a vivere in Quaresima.

Il digiuno Infatti ci invita a coltivare la relazione con il Padre. E’ lo spazio della nostra libertà, è la possibilità di decidere come soddisfare i nostri bisogni.
E’ la possibilità di rinunciare a qualcosa per un valore più grande.

Dice don Fabio Rosini: “il digiuno nella vita spirituale non è rifiuto del cibo ma orientamento a cibo migliore. Gesù non digiuna, mangia meglio“.

Ma con quale stile? Spesso il Vangelo ci invita a vigilare sui comportamenti esteriori, fare attenzione ai nostri atteggiamenti ipocriti.
Quale ricompensa cerco? Un like dagli altri o da Dio? Siamo capaci di vivere relazioni autentiche con gli altri?

E’ tempo di rientrare in quella stanza del nostro cuore per ricevere l’amore del Padre.
Tempo di digiunare per ricercare le cose essenziali.
“Non di solo pane vive l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4,4).

 

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