La bellezza è negli occhi di chi contempla

Lunedì della III settimana di Pasqua

Lunedì della III settimana di Pasqua

Gv 5, 19-30
In quel tempo. Il Signore Gesù riprese a parlare e disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo.

 

Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.

 

Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.

 

 

Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti
coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.

 

 

Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato».

“Il Padre infatti non giudica nessuno”. Parole sante, verrebbe da dire. Eppure….eppure se da un anno stiamo vivendo la pandemia è perché ci siamo comportati male e Dio ci ha castigato. Se siamo colpiti da difficoltà sul lavoro o una malattia, beh.. qualche colpa ce l’abbiamo. Così pensano in tanti, così pensiamo tutti o ci è capitato di pensarlo nella nostra vita.

No, Dio non giudica! Vorremmo che si comportasse come ci comportiamo noi, che ragionasse come ragioniamo noi ma – per fortuna – non è così!
Il suo giudicare, come il suo agire, deriva dal suo amore.

Ci salva dal nostro male, perché è Padre e ci ama come il Figlio Unico che ci ha donato. La salvezza, però, può arrivare solo se accettiamo di essere figli.

E’ come tra due innamorati. Fintanto che è solo uno dei due che è interessato all’altro, può mandargli tutti i messaggi che vuole, può regalargli un sacco di cose, ma la storia non inizia! Solo se tutti e due sono decisi a stare insieme, allora si può costruire una storia!

Dire sì o no al Suo amore, tocca a noi. Chi “ascolta” la Parola del Figlio, “crede” al Padre e ha la Vita Eterna, l’Amore tra Padre e Figlio. La Vita Eterna è concessa già ora a chi ascolta Gesù: la Sua Parola ci fa vivere un’esistenza filiale e fraterna, affrancata dall’egoismo, dal peccato e dalla morte.

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