La bellezza è negli occhi di chi contempla

L’io si apre al noi

L’io si apre al noi

Ci sono tante piccole buone notizie che costellano la nostra settimana ma ogni tanto siamo protagonisti di quella “bella” per davvero, di cui non si può non scrivere! “protagonisti” sì, ma come ci ha insegnato in tutte queste settimane estive Giovanni Battista, al modo dell’ ”amico dello sposo”…o in questo caso “amica” dell’amico dello Sposo!

Uno dei nostri collaboratori, il giovane Francesco, da sabato scorso, si chiama DON Francesco, dopo l’ordinazione diaconale ricevuta per le mani del vescovo Mario nel Duomo di Milano insieme ad un’altra ventina di compagni.

Vi lascio solo immaginare l’emozione mia e di tanta gente presente alla Messa delle 18.30 nella sua parrocchia di origine, soprattutto dopo la sua prima omelia…e che omelia!! Invidiabile da tanti “predicatori” che riempiono con verbosità le nostre celebrazioni: imparare da lui semplicità, chiarezza, condivisione della propria esperienza, entusiasmo nell’annunciare la Parola! (di cui tra l’altro si poteva già averne assaggio tramite i suoi commenti per questo nostro sito)

Ma non scrivo per tesserne un elogio, ma per richiamarci alla bellezza della sua vita che si dona a Dio a servizio dei fratelli nella Chiesa!

Un “io” che si apre al “noi”, se dovessi parafrasare il titolo del cammino pastorale indicato da parroco alla mia/nostra comunità per questo anno, anno in cui la chiesa ambrosiana insieme alle altre diocesi italiane avvia e si prepara al cammino sinodale, voluto da Papa Francesco (di sinodalità c’è davvero un gran bisogno nel mondo!)

È proprio evidente come non sia soltanto una grazia per Francesco il suo cammino verso il sacerdozio, ma proprio per l’intera comunità ed evidentemente per la Chiesa tutta, che da Giugno lui andrà a servire in qualche altra parrocchia in un angolo -chissà dove- della diocesi.

Infatti c’è dietro una grande “comunità”: soprattutto una famiglia che nel bene e nelle difficoltà lo ha lasciato andare per seguire il Signore, educatori e suoi don di riferimento che hanno scorto in lui i semi della vocazione, i professori e responsabili del seminario e sacerdoti nelle parrocchie dove ha svolto servizio nei weekend e nei mesi estivi dei lunghi anni di seminario che lo hanno accompagnato, tanti amici e famiglie e giovani amici bareggesi che lo hanno seguito con l’amicizia e la preghiera, le persone che finora ha incontrato da seminarista che lui in qualche modo ha già aiutato a camminare nella fede..

Quanta ricchezza di Grazia è capitata a Bareggio e non solo!

E non finisce qui, perché negli stessi giorni ed ore, Luca, un altro giovane della stessa Comunità, è entrato nel noviziato dei Domenicani a Milano per iniziare e proseguire il suo cammino vocazionale. Non sono mancati l’accompagnamento nella preghiera e la gioia anche per lui, che soprattutto nei mesi estivi ultimamente è sempre in parrocchia per animare le messe feriali, così come sempre ha fatto anche negli anni scorsi della sua giovinezza.

Due scelte ed esempi coraggiosi che in questo nostro tempo, sempre più secolarizzato e che spinge moltissimo sull’individualismo, a volte egoista, ci ricordano come la vocazione e la felicità di una persona non sta semplicemente nell’autorealizzazione, ma nella dedizione, nel “donare la vita per”, in ultima istanza, nell’affidarsi alle mani del Padre che chiama e opera ancora prodigi in mezzo a noi, nelle nostre normali vite, in un piccolo paese di campagna dell’hinterland milanese.

Continuiamo a seminare, anzi continuiamo a coltivare perché è il Signore che semina semi di bene nelle nostre vite! Preghiamo per Luca e Francesco, per tutte le comunità della chiesa ambrosiana e universale, per i futuri sposi, per i giovani in ricerca, perché ciascuno possa trovare la sua strada di Bene.

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