La bellezza è negli occhi di chi contempla

La casa sulla roccia

La casa sulla roccia

La mia Bella Notizia non è ancora avvenuta. Avverrà questa sera, la sera della mattina in cui scrivo. È una Notizia fatta di promesse, relazioni e speranze.

Questa sera inizierà la Casa sulla Roccia. Qualche anno fa degli amici avevano proposto di incontrarsi un lunedì sì e uno no a casa loro per leggere un brano della Bibbia, condividere e pregare insieme. Poi una tisana o un gioco da tavolo. Erano lunedì sera che vivevo con gioia, con la gioia della pace. È durato circa tre anni, poi le coppie che avevano lanciato la proposta non riuscivano più a mantenere l’impegno e la Casa sulla Roccia è finito.

Promesse. L’anno scorso, il sabato di Pasqua, in una chiesa della Cinque Terre, davanti a circa 150 scout, mi ero preso un impegno piccolo, pratico, possibile: far ripartire la Casa sulla Roccia.

Relazioni. Quelle erano serate di comunità. Quante volte, da quel sabato di Pasqua, ma anche prima di quel sabato, ho sentito l’invito a fare comunità, a vivere comunità, a stare nelle relazioni! Dio è tutto nell’incontro e solo nell’incontro si avverte la potenza dello Spirito.

Speranze. Andrà bene? Andrà avanti? Sarà la cosa giusta? Sarò ridicolo? Ma anche speranza in un senso diverso, la speranza su cui si può costruire tutto ciò che si vuole: tutto concorre al bene per quelli che amano Dio. La Casa sulla Roccia è un modo per sentire sulla pelle l’amore di Dio, nella comunità.

Mi rimane un dubbio. Vorrei usare, come preghiera iniziale, una preghiera che ho scritto qualche tempo fa, ma forse sarebbe troppo autocentrato. La lascio qui. Ditemi voi.

Liberato dalle catene,

esulto di gioia all’ombra delle tue mani.

Il tuo amore scioglie i lacci

perché tu mi hai scelto come figlio.

Non cerchi il successo

e non punisci il fallimento

perché io sono parte di te,

che hai già sconfitto la morte

e sei l’unico degno di Gloria.

Figlio di Dio, figlio di Re,

mi fai sedere alla tua mensa,

non più come servo.

Getto in te i miei turbamenti,

a te che sei Padre,

perché tu hai promesso

e sei un Dio fedele.

Cammini accanto a me

e mi doni la pace della tua presenza.

Sono libero e santo

perché mi vuoi bene,

mio Signore e mio Dio.

 

Andrea

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