La bellezza è negli occhi di chi contempla

“Io sono la luce del mondo” (Gv, 8, 12)

“Io sono la luce del mondo” (Gv, 8, 12)

“Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre,

 

ma avrà la luce della vita”(Gv, 8, 12)

La scia della luce di Gesù mi accompagna nel viaggio della vita. La Sua luce non mi fa vedere cosa mi aspetta in lontananza, ma mi guida passo passo per procedere seguendo Lui.

Solo se cerco e desidero davvero Lui al di sopra di ogni cosa, posso riceverla continuamente come lampada ai miei passi, che attualizza il Vangelo nella mia storia.
So che non mi abbandona, perché Egli è fedele e non vuole altro che lasciarsi incontrare per farmi dono di Sé e comunicarmi la Sua stessa vita divina.
Io l’accolgo: Lui mi rende viva della Sua stessa vita.

Io non so dove voglia condurmi, quale sarà il mio futuro. Non conosco i contorni della missione che mi sta affidando. Ma so che Lui è con me, è per me. Io vivo in Lui, se ascolto e accolgo la Sua Parola, la faccio mia. Lui vive in me, se questo è il mio desiderio più grande.

Se Lui è il mio centro, io divento il Suo compiacimento, la Sua gioia.
In questa comunione, qualunque cosa io faccia, chiunque io mi trovi accanto, tutto diventa pieno di significato e di senso. La direzione me la indica Lui, momento per momento.
Questo viaggio si fa ogni giorno più affascinante, anche se devo passare momenti bui, in cui solo la fede e la fiducia nel Suo amore mi sostengono per non lasciarmi soccombere.
La speranza devo accenderla io, ma lo Spirito santo viene in aiuto alla mia debolezza e mi rallegra negli attimi del bisogno più profondo.
Il mio cuore non si sente più solo, perché amato. La mia psiche rinasce, perché “illuminata” nella continua ricerca di verità e di giustizia, di perdono, di pace e di bene.
Tutto il mio essere respira e abbonda di vita, mi sento pienamente protagonista della mia esistenza; al tempo stesso so di essere parte di un progetto immensamente più grande di me e delle mie semplici aspettative umane.

Cresco nella consapevolezza di occupare il posto giusto, di svolgere il ruolo assegnatomi dal Dio della Creazione nell’ordine dell’universo. Insieme a tanti altri figli di Dio. Con molti posso attuare la condivisione, in vari modi e a vari livelli, la gioia dell’incontro e dello scambio dei doni e della saggezza, dell’esperienza diversa da persona a persona.

L’amore di Dio scorre da cuore a cuore, da mente a mente, e intanto si va avanti imparando qualcosa di nuovo ogni giorno.
Il nostro viaggio è misterioso, ma procede “nella luce” e inoltrandosi diventa discriminante e tagliente come spada a doppio taglio, nella separazione e nel discernimento del bene dal male, nella scelta del meglio a cui tendere.
Il cammino con Lui mostra la sua autenticità dai frutti che produce: dialogo aperto e sincera amicizia, amore disinteressato, perdono rinnovato, solidarietà e vera stima della dignità e del valore di ogni persona, senza pregiudizi e barriere.

Con il passare del tempo, il cammino “della luce” evidenzia sempre più chiaramente una giusta distinzione tra i doni e i talenti ricevuti dalla generosità di Dio e i reali frutti del mio personale modo di operare in risposta alla vocazione ricevuta. Così da non illudermi o
ingannare me stessa o altri, equivocando il carisma con il merito.

La Sua sapienza ci insegna a riconoscere quanto amore abbiamo messo nel corrispondere il Suo invito, quanto ne abbiamo effettivamente donato agli altri nel nostro percorso, e anche quale sia attualmente la vera natura del nostro sì: di puro dovere, abitudine, conformismo o per libera scelta, motivata e sentita, vissuta il più possibile nell’adesione profonda e radicale alla Persona del Redentore.

 

Raffaella Martini (I.d.R), Buccinasco, 27/08/2021

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