La bellezza è negli occhi di chi contempla

Giovedì della quarta settimana di Quaresima

Giovedì della quarta settimana di Quaresima

 Mt 7, 21-29

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”.

 

Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.

 

Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

 

 

Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha
autorità, e non come i loro scribi.

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Mentre camminiamo a passo spedito nel cammino verso la “settimana autentica” che ripropone la Passione di Gesù, sembra assolutamente fuori luogo l’immagine che propongo per la “bella notizia” di oggi: mi è stata donata dal cappellano del carcere di San Vittore, don Marco Recalcati, distribuita nella sua parrocchia in occasione del Santo Natale 2023; rappresenta con geniale intuizione il punto di vista di Gesù bambino che guarda dal proprio giaciglio i volti delle persone chine su di Lui… Si indovinano i suoi genitori, estasiati, un pastore adorante con il suo figliolo, il viso deforme di un lebbroso, i magi coi copricapi tradizionali… Tutti rivolti verso di Lui, tutti in contemplazione di Lui…Tranne uno!

Un dottore della legge è evidentemente rivolto verso i rotoli che tiene in mano, non solo non guarda Gesù ma tiene addirittura gli occhi chiusi, lo sguardo è abbassato, la luce non arriva, non vede nulla! Ecco il nesso che mi è scaturito nel cuore leggendo il brano di oggi e guardando questa immagine, appesa nella mia cucina e sulla quale indugio tutti i giorni: Gesù è la roccia della nostra salvezza e nella relazione con Lui si costruisce la nostra esistenza in maniera davvero compiuta e feconda; non è proclamando quante belle e giuste cose abbiamo fatto in suo nome, non è sottolineando quanto siamo stati buoni osservatori della legge e dei precetti, non è diventando perfetti esecutori di comandi resi sterili dal nostro distacco che Gesù ci ri-conosce.

Come da bambino nella culla di Betlemme, così da adulto dall’alto della croce, il suo sguardo cerca il nostro! Vuole essere guardato, vuole entrare in relazione con la nostra vita, per questo ci chiede di ascoltare la Sua Parola e viverla, metterla in pratica non perché è un ordine ma perché è una proposta di bene, di felicità, di vita compiuta!

L’uomo saggio: per gli ebrei del tempo di Gesù gli anziani erano saggi, gli scribi erano saggi, coloro che conoscevano e praticavano la legge erano saggi. Ma Egli nel Vangelo di oggi dichiara saggio chi pone la sua fiducia in Lui tanto da costruire su questo rapporto l’intera esistenza.

Chiediamo al Signore di tenere il nostro sguardo fisso su di Lui e il nostro cuore aperto alla sua Parola, per non perdere nemmeno un soffio della vita piena che ci regala a piene mani.

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