La bellezza è negli occhi di chi contempla

beato Luigi Talamoni

beato Luigi Talamoni

Lc 20, 20-26

In quel tempo. Gli scribi e i capi dei sacerdoti si misero a spiare il Signore Gesù e mandarono informatori, che si fingessero persone giuste, per coglierlo in fallo nel parlare e poi consegnarlo all’autorità e al potere del governatore.

 

 

Costoro lo interrogarono:
«Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni qual è la via di Dio secondo verità. È lecito, o no, che noi paghiamo la tassa a Cesare?». Rendendosi conto della loro malizia, disse: «Mostratemi un denaro: di chi porta l’immagine e l’iscrizione?».

 

Risposero: «Di Cesare».

 

 

Ed egli disse: «Rendete dunque quello che è di Cesare a Cesare e quello che è di Dio a Dio».

 

Così non riuscirono a coglierlo in fallo nelle sue parole di fronte al popolo e, meravigliati della sua risposta,
tacquero.

#venutoperTutti #presenteintantimodi  #viverenelmondo #essereCristiano

Gli scribi hanno paura di Gesù, pensano forse che possa togliere loro autorità e potere.
E’ interessante leggere che Luca racconta che mandano persone che si fingessero giuste (gli altri due vangeli che raccontano questo episodio dicono solo che mandarono delle persone). Cosa significa?

Forse pensavano che Gesù avvicinasse solo persone di un certo tipo, ma non possono fare errore più grande perché Gesù dirà esplicitamente che é venuto per tutti non solo per i giusti, che è venuto per i malati e non per i sani.

Com’è il mio atteggiamento quando mi avvicino a Gesù? Mi fingo giusta o mi accosto così come sono, perché so che Lui mi ama così?

Il vangelo dice chiaramente che Gesù si rende conto della loro malizia, anche in altri episodi le Scritture ci dicono che Gesù conosceva i loro pensieri, che Gesù conosceva il loro cuore.
Gesù ci conosce!! Siamo conosciuti e Amati!

Dio, nella storia di ognuno é presente in tanti modi! È presente con il suo Amore diretto e attraverso le persone che ci circondano, si fa con noi grazie alla Parola e a coloro che ci aiutano ad interpretarla e a capirla, si fa con noi nelle fatiche di ogni giorno accogliendo i nostri brontolii e aiutandoci ad affrontarle, si fa con noi in tutti gli ambiti del nostro vivere.

Egli non vuole scalzare nessuno dal suo posto, riconosce l’autorità di chi governa, la rispetta e ci sprona ad averne cura, a tenerla nella giusta considerazione. Non vuole sostituirsi a nessuno, ma vuole aiutarci a vivere meglio tutta la nostra vita; soprattutto chiede al cristiano di vivere nel mondo, in questo nostro oggi, con giustizia, serietà, condivisione, empatia, come Lui stesso ha fatto e ci ha insegnato. Il cristiano non è fuori dal mondo, deve vivere la vita nella realtà e contribuire, grazie alla sua fede, al bene comune.

Io come vivo il mio essere cristiano? Me ne sto nel mio piccolo o cerco di contribuire positivamente al benessere delle persone e del luogo in cui vivo?

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