La bellezza è negli occhi di chi contempla

La Parola si fa cibo

La Parola si fa cibo

Mt 14, 13b-21

In quel tempo. Il Signore Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

È la Domenica della Parola!

Il Bene che Dio ci vuole sovrabbonda! Io ne ho la prova, in tutti i gesti di affetto, amicizia, doni che continuamente sto ricevendo! E guai a lamentarmi, come fecero gli Ebrei (prima lettura), che quasi avrebbero preferito tornare in Egitto a mangiare cetrioli, porri, cipolle.. e in cambio hanno ricevuto manna “non per un giorno, non per due giorni, non per cinque giorni, non per dieci giorni, non per venti giorni, ma per un mese intero, finché vi esca dalle narici e vi venga a nausea, perché avete respinto il Signore che è in mezzo a voi e avete pianto davanti a lui”(Nm 11,19-20)… Sappiamo bene come in altri passi della Scrittura gli Israeliti avrebbero ricevuto in dono la terra in cui scorre latte e miele….

Davvero ingrati siamo anche noi a volte verso il Signore…

Oggi c’è solo da “ringraziare”, cioè “eucarestia”, perché il Signore Gesù ci ha lasciato un Pane che non finisce, ovvero la Sua Presenza in mezzo a noi…Lui vivo e risorto non ci lascia mai! Ha dato tutto se stesso e chiede a noi di fare altrettanto attraverso semplici gesti di gratuità e fraternità (“date loro voi stessi da mangiare” v.16), per continuare a mostrare che è vivo e presente, agli occhi di chi fa fatica a riconoscerlo nei riti nelle chiese.

È sconvolgente l’inizio di questo racconto: anche Gesù vuol stare solo in disparte, ma proprio non ce la fa, perché “vede gente e prova passione per loro”…Capita anche a noi? Anche noi vogliamo starcene da soli con le nostre quattro fatiche e dispiaceri e invece la situazione reale ci richiama a “farci prossimi”, a com-muoverci per fare del bene per qualcuno che ci è vicino e ci cerca? O l’indifferenza vince anche dentro di noi?

L’altro aspetto, correlato a questo, si gioca fra il POCO che abbiamo e il MOLTO che viene effettivamente alla luce e moltiplicato da Gesù, quando glielo consegniamo nelle mani, se ci fidiamo di Lui, perché Lui di noi si fida puntando tutto su di noi, proprio come ha fatto coi primi 12. “qui non abbiamo altro che 5 pani e 2 pesci”.

Quante volte mi capita di sentire anche dai miei giovani studenti “ eh ma prof cosa possiamo fare?!?”: beh, c’è un mondo di possibilità! A partire dalla condivisione di progetti, sogni, sfide….come quella che ci vede prossimi all’apertura del nuovo sito de “La Bella Notizia”! per far circolare tanto Bene e condividere risorse, doni, esperienze belle per dare gusto alla vita, nostra e di tanti!

Io ringrazio oggi per tante nuove persone conosciute e vecchi amici ritrovati, doni ricevuti, messaggi di affetto, amici sempre presenti anche nel silenzio, e in particolare Lucio che ci ha ospitati sul suo blog per tutto questo tempo!

La Parola sia sempre al centro della nostra fede! Possiamo davvero gustarla e condividerla, donarla perché prima di tutto Qualcuno ce la dona! Il nostro “spezzare” l’eucarestia ci aiuti a crescere come fratelli, a condividere gioie e dolori, a sentirci prossimi l’uno dell’altro, a fidarci di Gesù che ci chiama Lui attorno alla sua mensa! E quindi impariamo a guardare chi ci troviamo di fianco con uno sguardo diverso, cercando di fare il bene possibile per noi e per lui…allora sovrabbonderà ed avanzerà un sacco di bene!

 

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