In questo venerdì Santo la liturgia ci fa rivivere la Passione e morte di Gesù.
Il Crocifisso che patisce e muore per noi ci lascia senza parole, in silenzio possiamo solo contemplare e sentirci amati.
Per cercare di capire questo grande mistero ci facciamo aiutare da uno scritto di Don Fabio Rosini, (da L’arte di guarire).
Il centro della nostra esistenza è l’amore.
Se vogliamo parlare di guarigione, una sola mi interessa, di una sola vorrei scrivere, ammesso che ne sia capace: lo stato di salute dell’amore umano è la chiave della gloria o della tragedia della storia. E’ il tema della pienezza o del fallimento della vita.
Non abbiamo altro problema che l’amore.
E non abbiamo altra soluzione che l’amore.
Tutto dipende dall’amore. Se siamo stati amati davvero oppure per finta. Se c’era amore nelle parole di chi ci insegnava le cose, quelle cose sono diverse.
Se abbiamo fatto un gesto di amore vero, gratuito, adulto, dolce e tenace insieme, tutta la vita ne è illuminata. Se non lo abbiamo fatto, manca il colore e tutto è sbiadito. Se non c’è amore nel nostro cuore perché metter su famiglia, intrecciare amicizie, lavorare, parlare con qualcuno, andare in giro e campare?
Il dolore più grande è il non amore, altro che la malattia.
Il piacere più grande è l’amore vero, altro che il sesso.
Se per caso ti sei saputo dimenticare di te stesso, allora sei esistito veramente.
Ho una sola malattia: tutto l’amore che mi manca.
Ho una sola salvezza: tutto l’amore che Dio ha per me.
A questo punto uno potrebbe pensare: facile, se questo è il problema mi metto ad amare ed è fatta. Beh, non è così semplice.
Provo ad amare e trovo tante difficoltà e scopro che la cosa più importante da fare è anche la più complicata. Come mai?
Mi metto davanti a un crocifisso e mi chiedo: ma perché Gesù di Nazareth mi ha dovuto amare proprio così?
Guardando Cristo crocifisso dovrebbe sorgere il legittimo sospetto che si debba passare per un processo di guarigione, che sia vitale affrontare un dinamismo di purificazione, riscatto e liberazione.
Guarire il cuore dell’uomo è una sfida enorme. Nostro Signore è venuto apposta; se fosse bastato un messaggino, ce lo mandava; se fossero state sufficienti una serie di regolette, ce lo faceva sapere. No, ci voleva molto di più. Ha dovuto sottoporsi alla morte di Croce e ha pensato che ne valesse la pena.
Io ho bisogno di questa medicina. Ho bisogno di assaggiare l’amore sconfinato che Dio ha per me per guarire. Solo l’Amore guarisce veramente l’uomo. Ma quello vero, non una ribollita di buone intenzioni.
Non si cura una polmonite con una tisana…
Ci vuole tutta l’eternità di Dio per guarire il mio cuore.
BUONA PASQUA!
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