La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Tecla

s. Tecla

Luca 12,32-34

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno. Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma.

 

 

Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore».

#fiducia #viglianza

#piccoloGregge #comunità

Due indicazioni possiamo cogliere: la fiducia nella provvidenza di Dio e la vigilanza nell’attesa del ritorno del Signore Gesù.

Ci sono parole di consolazione e di esortazione a non temere e ci danno una promessa di salvezza.

Ma ci sono anche parole di contrasto: ci mostra una situazione presente, precaria, e un futuro di salvezza nel quale la situazione attuale viene rovesciata. Il piccolo gregge di ora diventerà la comunità gloriosa nel Regno del Padre.
La metafora del «gregge» per indicare il popolo eletto; include l’immagine di Dio come Pastore e quindi la coscienza di stare sotto la sua protezione e guida. Noi come pecorelle docili e fiduciose dobbiamo seguirlo.

E allora non posso che pensare alle molte volte che la vita ci ha messo alla prova con ansie, affanni, malattie inaspettate e dolori. Molti di noi fortunatamente hanno trovato consolazione nella Parola, nell’affetto della comunità di cui si fa parte con la condivisione di altri fratelli che hanno saputo sorreggerci e capirci. Come un piccolo “gregge”, sostenuti dal Pastore, abbiamo affrontato molte difficoltà con la preghiera e la forza dell’amore.

Io, come voi, pecorelle fiduciose.

Il Signore mi ha liberato,
mi ha salvato perché mi ama.

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