La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Rita da Cascia

s. Rita da Cascia

 Giovanni 12, 37-43

Sebbene il Signore Gesù avesse compiuto segni così grandi davanti a loro, non credevano in lui, perché si compisse la parola detta dal profeta Isaia: «Signore, chi ha creduto alla nostra parola? E la forza del Signore, a chi è stata rivelata?».

Per questo non potevano credere, poiché ancora Isaia disse:

«Ha reso ciechi i loro occhi e duro il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca!».

Questo disse Isaia perché vide la sua gloria e parlò di lui. Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano, per non essere espulsi dalla sinagoga. Amavano infatti la gloria degli uomini più che la gloria di Dio.

#incredulità #unamorecosìgrande #riconoscimento

Questo brano del Vangelo di Giovanni chiude le opere di Gesù, la sua vita attiva. Dopo inizierà l’ultima cena e il racconto della Passione. Quindi l’Evangelista a questo punto inserisce una riflessione. Vuole spiegare come mai Gesù ha fatto dei miracoli: non opere grandiose fini a sé stesse, ma segni, rivolti a noi che leggiamo.
Risuona in questo passaggio l’inizio stesso del Vangelo: “Venne la Parola, ma i suoi non l’hanno accolta”.

Perché non crediamo? L’Evangelista ci dà delle risposte. Innanzitutto umanamente non riusciamo a credere in un amore così grande, così totalizzante, al punto che Dio arrivi a farsi crocifiggere per l’uomo.
Inoltre il nostro cuore è accecato: dal male, dalle distrazioni, dalla menzogna.
Infine abbiamo bisogno di essere riconosciuti, essere amati, ma non trovando il riconoscimento in Dio, lo cerchiamo negli altri uomini. In questo modo diventiamo schiavi del riconoscimento altrui, riempiendoci di vanagloria.

L’amore di Dio, invece, rispetta la nostra libertà, anche quella di non credergli, di rifiutarlo, altrimenti non sarebbe Amore, ma imposizione: esattamente come l’approccio del mondo.

Solo in Lui troviamo il nostro vero riconoscimento e la nostra forza.

 In quale delle tre cause della mancanza di Fede mi ritrovo, o riconosco di essermi ritrovato nel corso della mia vita?
 Riconosco dei momenti in cui ho dato all’approvazione altrui più importanza di quanto ne meritasse?

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: