La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Maurizio e compagni; beato Luigi Maria Monti

s. Maurizio e compagni; beato Luigi Maria Monti

Lc. 18, 15-17
Gli presentavano anche i bambini perché li accarezzasse; ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. Allora Gesù li fece venire avanti e disse:

 

“Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà”.

Leggendo il brano di Vangelo di oggi si apre davanti ai nostri occhi una scena concreta: Gesù sta passando sulla piazza di un villaggio e si imbatte in alcune madri con il loro bambini: desiderano, infatti, per loro una carezza da parte di Gesù e la sua benedizione.
Chissà che entusiasmo e vitalità attorno a Lui! Che festa!

Intervengono però i discepoli a rimproverarli per il loro “frastuono”.
Gesù, invece, immaginiamo con tono dolce e affabile, li invita «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite» perché «A chi è come loro appartiene il Regno di Dio».

Per Gesù questi bambini diventano degli esempi da seguire per entrare nel regno di Dio!
I bambini con la loro purezza, sincerità, spontaneità, disinteresse, fiducia, dovrebbero essere esempio per ciascuno di noi adulti!

Davvero dobbiamo imparare la piena fiducia in Gesù come i bambini, che senza sospetti e timori si abbandonano nelle braccia dei loro genitori.
Davvero dobbiamo imparare a spogliarci del nostro modo di vedere, pensare e agire sempre proiettato ad un interesse e affidarci più spesso al Padre celeste…
Davvero dobbiamo riempire le nostre relazioni di sincerità e trasparenza, cancellando tutte le “impalcature” che ci costruiamo per apparire come non siamo realmente …
Davvero dovremmo intonare più spesso nella nostra mente il ritornello: “e imparerò a guardare tutto il mondo, con gli occhi trasparenti di un bambino …”.

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