La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Giovanni Paolo II

s. Giovanni Paolo II

Luca 8, 1-3
In quel tempo. Il Signore Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Nel brano di oggi l’evangelista Luca ci racconta di Gesù che viaggia per città e villaggi per predicare, come siamo abituati ad immaginarcelo, ma in questo testo ci sono tre sottolineature particolari che mi colpiscono.
 
Innanzitutto, Luca sottolinea come “con”, quindi insieme a Gesù, ci sono sì i suoi discepoli, ma anche alcune donne. Le donne viaggiano insieme a Gesù tanto quanto i suoi Apostoli. Non era cosa comune che uomini e donne vivessero insieme, anzi era quasi considerato sconveniente che Gesù si facesse accompagnare da delle donne. Eppure Luca ci tiene a sottolinearlo, quasi a volerci far notare l’attenzione di Gesù verso queste donne.
 
In secondo luogo, Luca ci tiene anche a dirci chi sono coloro che accompagnano Gesù nel suo cammino di predicazione: ci sono i Dodici, che tutti conosciamo, ma ci sono anche alcune, anzi molte donne, delle quali l’evangelista si sofferma sui nomi. Ci sono Maddalena, che Gesù aveva liberato dai demòni, Giovanna, una donna molto ricca perché moglie addirittura dell’amministratore di Erode, e Susanna, una donna come tante altre. Luca quindi sottolinea l’attenzione di Gesù verso coloro che lo seguono, li conosce uno per uno, nome per nome.
E infine, Luca sottolinea la provenienza varia di coloro che lo accompagnano. Già sappiamo che i Dodici provengono da storie e ceti diversi e lo stesso vale per le donne, ci sono sia donne ricchissime che donne “qualsiasi”.
 
A questo proposito mi piace ricordare che oggi è San Giovanni Paolo II, un Papa missionario, che ha voluto incontrare persone provenienti da tutti i Paesi del mondo e da tutti i ceti sociali. Concludiamo quindi con le sue parole, mai come oggi tanto attuali.
 
“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”.” 
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