La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Fabiano; s. Bassiano

s. Fabiano; s. Bassiano

Mc 3, 31-35
Giunsero la madre e i fratelli del Signore Gesù e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.

 

Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».

 

Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».

 

Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

Al centro di questa pagina di Vangelo vi è la descrizione del rapporto che Gesù intrattiene con coloro che si sono messi in relazione con Lui; da un lato chi gli si avvicina perché hanno visto in Lui una luce che può illuminare la loro vita, dall’altro coloro che fanno parte della parentela di Gesù
che secondo una logica umana dovrebbero essere quelli a lui più vicini.

Dapprima, infatti, viene sottolineato come Gesù si sta dedicando pienamente a coloro che lo hanno seguito e che diligentemente si sono seduti attorno a Lui per accogliere la sua Parola. Hanno compreso che nei suoi insegnamenti possono trovare il significato profondo e il senso della loro
vita. Sono disposti a lasciarsi infiammare dal suo Amore.

D’un tratto, però, arriva la notizia che la famiglia di Gesù lo sta cercando: Gesù risponde a coloro che lo cercano sottolineando che la sua vera famiglia è composta da coloro che si mettono in ascolto e compiono la volontà di Dio. Gesù in questo caso evidenzia come per vivere pienamente la figliolanza rispetto a Dio è centrale la disponibilità di aprire a Lui il cuore e lasciarsi guidare dalla Sua Volontà come elemento chiave per la felicità.

L’invito del brano di oggi è di vivere la nostra fede fondandola su due pilastri: l’ascolto e la messa in pratica della volontà di Dio.

Risulta fondamentale infatti l’apertura del cuore all’ascolto della Parola il quale viene da essa plasmato attraverso l’azione dello Spirito. Ciò però non basta; è necessario poi mettere in pratica quello che lo Spirito ci rivela ovvero il progetto che Dio ha pensato per noi.

Chiediamo al Signore di avere un Cuore docile e di lasciarci guidare da Lui per realizzare ciò che ha preparato per noi, consapevoli che nel suo progetto vi è la nostra piena realizzazione.

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