La bellezza è negli occhi di chi contempla

s.Dionigi

s.Dionigi

Gv 15 18,21

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.

 

 

Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”.

 

Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

#mondo #fissareLoSguardo

Certamente il Signore Gesù non può essere accusato di scarsa sincerità o di edulcorare la verità che riguarda i suoi in relazione a Lui: scegliere di seguirlo, diventare “suoi” comporta delle conseguenze decisamente impegnative.

Il motivo? Chi sta con Gesù non appartiene più al “mondo”, laddove per “mondo” si intende quel
pensiero dominante che accalappia e invade ogni piega dell’esistenza dell’uomo contemporaneo, nel tentativo di soffocare qualsiasi tentativo di libertà di giudizio che possa portare a scegliere tra ciò che è bene e ciò che è male. “Così fan tutti”, questo il criterio.

Don Gerolamo Castiglioni, compianto parroco della nostra comunità parrocchiale bareggese, soleva ripetere “Ciascuno diventa ciò che fissa”… Se dunque appartenere a Gesù implica una familiarità con Lui e il fissare lo sguardo su di Lui, le conseguenze dovrebbero diventare evidenti.

Chi fissa Gesù, scopre un modo di amare che va controcorrente rispetto al mondo.
Chi fissa Gesù, incontra la misericordia che supera ogni limite.
Chi fissa Gesù impara a guardare ogni uomo con lo stupore di vedere un altro se stesso da amare.
Chi fissa Gesù fa esperienza del perdono e non può più tenerla solo per sé.
Chi fissa Gesù può trovare nel profondo la perfetta letizia malgrado le circostanze.

Dunque, cosa si guadagna a scegliere di stare con Gesù anziché appartenere al mondo? Il centuplo!! Una vita veramente umana, che vale sempre la pena di essere vissuta.

Una settimana fa abbiamo celebrato la festa dell’Ascensione, tra pochi giorni vivremo la Pentecoste.

Se Gesù si è sottratto allo sguardo dei suoi amici, allo sguardo degli uomini, come può essere “fissato” per rendere possibile quel cambiamento di cui abbiamo parlato? “Fu tutta una questione di onestà: l’Ascensione, senza la Pentecoste, è il più grosso imbroglio: una diavoleria. La pentecoste, appena dopo l’Ascensione, è la più fidata conferma” (don Marco Pozza).

Gesù ha trovato il modo per stare con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo (Mt 28,20), per permetterci di trovarlo, fissarlo, amarlo: attraverso lo Spirito Santo rimane a fare compagnia al nostro faticoso ed entusiasmante cammino.

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