La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Beda il Venerabile; s. Maria Maddalena de’ Pazzi

s. Beda il Venerabile; s. Maria Maddalena de’ Pazzi

 Giovanni 12, 44-50

In quel tempo. Il Signore Gesù esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.

 

Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno.

 

Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

#invitoacredere #liberi #perAmore

Meraviglioso questo Gesù che rimanda sempre all’Altro/all’alto! Il suo invito a credere in Dio Padre ci arriva forte e invitante. Le sue parole avevano autorevolezza allora e l’hanno anche oggi per chi è curioso, per chi non è pieno di sé ma custodisce spazio di ricerca, spazio per l’altro.

Sento forte la libertà di vita che ci offre Gesù, amico e non padrone. Siamo pienamente liberi di aver fede o di vivere di altro, nessun obbligo, nessuna paura da parte sua di perderci. Dio è un padre saggio che lascia scegliere (e crescere) i suoi figli senza nessuna costrizione per condurci alla luce e alla vita eterna.
Non siamo chiamati e invitati a seguire Gesù per FORZA, ma per AMORE!!

INNO A DIO, CHE TUTTO CONOSCE
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

La mia parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.
Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
Se dico: “Almeno le tenebre mi avvolgano
e la luce intorno a me sia notte”,
nemmeno le tenebre per te sono tenebre
e la notte è luminosa come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.

Dal Salmo 139

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