La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Antonio Maria Zaccaria

s. Antonio Maria Zaccaria

 Luca 6, 20a. 27-35

In quel tempo. Il Signore Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica.

 

Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.

 

E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.

 

 

Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.

 

 

Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi».

#sfida #amareNemici #misericordiaEPerdono #sceglierelapace

E’ un passo di Vangelo molto forte quello che ci viene proposto oggi. E’ una sfida che Gesù lancia alla nostra idea di essere cristiani. Quante volte lo abbiamo ascoltato e ogni volta ci mette in crisi. Tante sono le sfaccettature, tanti sono gli inviti di Gesù a testimoniare pienamente l’amore verso chi ci sta accanto.

Gesù ci invita ad amare i nostri nemici: ci chiede quindi non solo di non rispondere con la violenza alla violenza, ma anche di cercare il bene di chi ci fa del male. Gesù ci chiede di vedere il bene anche nelle persone che si comportano male nei nostri confronti.
Gesù ci chiede di rompere il ciclo di odio e di violenza che proprio in questo tempo ci sembra inarrestabile, scegliendo la strada della misericordia e del perdono.

Gesù ci chiede di pregare anche per chi ci tratta male con una preghiera che chieda la conversione del cuore dell’altro. Gesù ci chiede di porgere l’altra guancia cioè di cercare una modalità per scegliere la pace e la riconciliazione anche quando siamo stati offesi.
Gesù ci invita ad essere generosi senza aspettarsi nulla in cambio, Gesù ci invita ad essere misericordiosi perché la misericordia è la chiave che apre il cuore alla compassione e alla capacità di perdonare.

Come si usa dire oggi…tanta roba, ma se aspiriamo a seguire Gesù non possiamo non confrontarci ogni giorno con la sua Parola.

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