La bellezza è negli occhi di chi contempla

Mercoledì della VII settimana di Pasqua

Mercoledì della VII settimana di Pasqua

 Giovanni 15, 12-17

Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi.

 

Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando.

 

Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.

 

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché
tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

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Di fronte alle parole di Gesù che aprono il brano di oggi non si può rimanere indifferenti: un invito ad essere dono per coloro che abitano la nostra vita e ci accompagnano nel nostro
percorso quotidiano.
Sicuramente è una proposta esigente, di quelle che fanno tremare le vene ai polsi e che fa sorgere una domanda nei nostri cuori: “Come posso io essere capace di amare con questo
stile?”
Si tratta di un lungo cammino per poter considerare che “l’altro non è un pacco da consegnare, ma qualcuno di cui prendersi cura” (LeoneXIV).
Si potrebbe anche essere tentati di lasciar perdere, di allontanarsi da una Parola che ci invita a dare la vita per l’altro perché non è per nulla facile rinunciare a se stessi, per certi aspetti
anche innaturale, certamente non privo di difficoltà.

Ma l’esempio di Gesù e l’incontro con Lui ci chiama a cambiare la prospettiva, a riconoscere un amore che ci precede e che colora in modo nuovo la nostra vita: di fronte ad un amore non
meritato e totalmente offerto e che riceviamo ogni giorno, siamo invitati alla dedizione nei luoghi della nostra esistenza per poter vivere le relazioni in pienezza.
Lì, proprio lì dove ci costa più fatica, quando è più difficile perché feriti dalle delusioni e incomprensioni, possiamo esperienza della Presenza di un Dio che non ci abbandona e ci sprona ad imitarlo per vivere nella Gioia. Tutto parte dalla consapevolezza di essere voluti ed amati: questo ci permetterà ci rovesciare la nostra visione del mondo mettendo al centro Gesù, Figlio del Dio Vivente, fonte di Amore inesauribile.

Nella giornata di oggi una frase di David Maria Turoldo ci invita a riflettere sul significato di amore: “amare viene solo da Dio. Gli uomini non riusciranno mai ad amarsi se Dio non diventa la
fonte del loro amore”.

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