La bellezza è negli occhi di chi contempla

Mercoledì della settimana della III domenica dopo Pentecoste

Mercoledì della settimana della III domenica dopo Pentecoste

Lc 6, 17-23
Disceso con i dodici, il Signore Gesù si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi
discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

 

 

Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:

 

«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.

 

Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati.

 

Beati voi, che ora piangete, perché riderete.

 

Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo.

 

Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti».

Oggi siamo di fronte a Gesù che viene inseguito come se fosse una star del cinema o del mondo dello sport: tutti lo cercano provengono da varie parti del mondo, alcuni per ascoltare la sua parola, altri per chiedergli di essere guariti: il comune denominatore rimane, però, la certezza che solo Lui può dare risposta alle inquietudini e alle domande della propria vita.

Gesù non si tira indietro: di fronte alle nostre richieste non dà risposte preconfezionate, ma si avvicina e fa proposte belle e appassionanti. Certo i cammini che indica non sono sempre facili, a volte richiedono di metterci pienamente nelle sue mani, consapevoli che non saremo soli anche se dovessimo attraversare una valle oscura (cfr salmo 23).

Ciò che Gesù assicura per tutti noi è la BEATITUDINE che potremmo definire come Felicità, che significa trovare l’orientamento e il
senso della nostra vita. Solo così potremo vivere pienamente il DONO che Dio ci ha fatto.

Il 13 giugno è stato celebrato l’anniversario della nascita al cielo di Chiara Corbella Petrillo (per conoscere meglio la sua storia https://www.chiaracorbellapetrillo.org) che nel suo cammino terreno ha posto tutta la sua vita nelle mani del Signore e, nonostante le difficoltà e le vie dolorose che ha dovuto attraversare, ha avuto come dono per sé e i suoi cari la PACE che solo Gesù può donarci.
Chiara ci invita a riflettere con questa frase «Qualsiasi cosa farai avrà senso solo se la vedrai in funzione della vita eterna».

È un invito a metterci in gioco completamente e a donare tutto noi stessi gustando la bellezza di essere dono, consapevoli che c’è un sovappiù che ci attende come quando ammiriamo un bellissimo panorama consapevoli che ciò che ci fa rimanere estasiati è qualcosa di nascosto che parla al nostro io più profondo e dà il senso della nostra vita.

Chiediamo al Signore di saper vedere questa bellezza e di aiutarci nel dare orientamento alla nostra vita accompagnandoci e facendoci sentire la sua PRESENZA e la sua VICINANZA.

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