La bellezza è negli occhi di chi contempla

IV Domenica di Pasqua

IV Domenica di Pasqua

 Giovanni 15,9-17

Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi.

 

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.

 

Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.

#amore #gioia #relazioni #bellezza

Il Vangelo di oggi ci sottolinea più volte la parola “amore”: vivere dentro di esso è l’esperienza che ci insegna ad amare, è un sapere interiore che fa sentire percepita la vita.
Dimorare nell’amore significa aprire la nostra capacità di donarci ogni giorno alla conoscenza di Dio, assumendoci la responsabilità di costruire le relazioni nella gioia: sono amato, dunque sento la mia vita basata sulla bellezza.
Spesso la gioia è considerata come un traguardo da raggiungere o uno stato da mantenere; Gesù, invece, offre la gioia come dono e come frutto allo stesso tempo: la mia gioia non ha niente a che vedere con l’euforia e con le emozioni passeggere; la felicità nella fede è sinonimo di pace e di libertà interiore. Se rimaniamo nel suo amore, possiamo davvero rallegrarci, anche quando la paura e la delusione sembra che avvolgano l’esistenza.

Non abbiamo scelto di amare per primi, ma siamo stati amati da Qualcuno che desidera per noi la libertà: per portare frutto siamo chiamati a vivere il rischio di donarci …. e possiamo farlo nel momento in cui siamo generativi d’amore verso l’altro.

– In che modo mi sento chiamato/a all’amore?
– Quando sento che “rimango nell’amore”?
– Che cosa mi aiuta a percepire il collegamento Dio-relazioni umane?

Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo
(Salmo 118)

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