La bellezza è negli occhi di chi contempla

IL CIELO

IL CIELO

A levare gli occhi verso il cielo si potrebbe sentirsi smarriti di fonte all’immensità dell’azzurro, si potrebbe addirittura rimanere paralizzati davanti alle nuvole nere che incalzanti divorano il sole o scoraggiati dal grigio che toglie luce e colore alla terra.

 

Di fronte all’immensità si sperimenta la piccolezza, la finitezza che accomuna ogni uomo e donna che nascono sotto il cielo.

Ma è proprio questa finitezza che può aprire ad uno sguardo nuovo: siamo stati fatti, al contrario delle altre creature, con la capacità di alzare gli occhi verso il cielo, siamo capaci si sguardi che scrutano l’infinito, abbiamo cuori che anelano a quell’immensità e che trovano riposo solo quando l’Infinito si riversa nel finito, solo quando il Cielo scende sulla terra.

Anche di Lui si dice che “discese dal Cielo”, perché incontrandoLo ciascuno possa partecipare di quell’Infinito. Ed è così che lo sguardo al Cielo può divenire sguardo di speranza e di certezza: che l’immensità, l’altezza, l’amore pieno ci sovrastano e ci raggiungono, in ogni tempo e in ogni luogo, perché non c’è angolo della terra che non sia abbracciato dal cielo.

Anna e Stefano

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