La bellezza è negli occhi di chi contempla

Fare festa con il Padre

Fare festa con il Padre

Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
“Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in
vita, era perduto ed è stato ritrovato”.

In questa domenica Gesù ci racconta una parabola famosa.

Un uomo aveva due figli, diversi.
Da una parte troviamo un ragazzo poco responsabile, che pretende la sua parte di soldi per andare via, lontano, lasciando alle sue spalle la famiglia e tutto quello che ha avuto fino ad ora e che poi, dopo aver fallito, ripercorre la via del ritorno, sperando di essere ripreso in casa.

Dall’altra c’é il figlio maggiore che obbedisce al padre, resta con lui a lavorare. È critico nei confronti del fratello e giudica la sua scelta. È così rigido nelle sue posizioni da non condividere né la gioia del padre, né la festa per il ritorno di suo fratello.

Probabilmente ciascuno di noi è un po’ il fratello minore e un po’ il fratello maggiore.

Pensiamo a quante volte ci troviamo lontani da Gesù nelle cose che facciamo: un litigio con fratelli e amici, una presa in giro, un desiderio di essere superiori agli altri, una brutta risposta data ai genitori, un’offesa.
E pensiamo a quante volte siamo un po’ fratello maggiore, pronti a puntare il dito contro chi sbaglia, pronti a farci vedere migliori in quello che
facciamo.

 

E poi c’é un Padre. È un padre attento, amorevole, misericordioso (MISERICORDIOSO: profondamente buono che sa per-donare).
Non sa ancora perché il figlio minore stia tornando, né conosce cosa gli dirà, ma non importa. Quel che conta è che abbia deciso di tornare. Non
gli permette di dire nulla, gli getta le braccia al collo e lo per-dona.
Ha capito che anche il figlio maggiore è lontano, pur non essendo andato via da casa. È lontano dal capire che il fratello ha bisogno di essere perdonato e di essere amato.

Tutto ruota intorno a questa parola: PER-DONO
Perdonare non significa “dimenticare ogni cosa o far finta che non sia successo nulla”.
Perdonare é una SCELTA: é scegliere di andare oltre a un’offesa, un litigio, una prepotenza subita per “per-donare” all’altra persona la possibilità di ripartire e “per-donare” a me stesso la possibilità di essere in festa.

Il Padre non ha dimenticato quello che il figlio minore ha fatto ma gli ha dato una nuova possibilità. Non ha dimenticato la chiusura del figlio maggiore ma lo ha invitato ad andare oltre per fare festa con lui.

Ora ti propongo una ATTIVITÀ
Ogni volta che perdoni o che vieni perdonato da qualcuno sei invitato a “fare festa con il Padre”.
E una festa che si rispetti… necessita di una decorazione.

Crea dei rettangoli di carta colorata su cui potrai scrivere il momento in cui sei stato perdonato o hai perdonato e incollalo, collegandolo ad altri,
formando una catena lunga che potrai usare per decorare la tua stanza e che si allungherà man mano.

 

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